Venice Design Week 2024 invita i designer a superare i propri confini convenzionali e a confrontarsi con l'inaspettato.
Il design ha il potere di sorprendere lo sappiamo e quando qualcosa viene “ricontestualizzato", il nostro cervello cerca di comprendere la sua nuova collocazione e, in questo processo, cambia il nostro modo di relazionarci con esso. Lo scorso sabato ha preso il via la quindicesima edizione della Venice Design Week, dedicata al tema “Out of Context”. Come partner ufficiale, il nostro studio ha partecipato all’inaugurazione nella splendida cornice di Ca’ Sagredo. In questo articolo, vogliamo approfondire con voi come i designer e le loro opere fuori contesto possano trasformare la percezione nel design contemporaneo, aprendo nuove prospettive creative e concettuali.
Cos’è un oggetto “fuori contesto”?
Un “oggetto” fuori contesto è qualcosa che viene inserito in un ambiente o in una situazione a cui normalmente non appartiene. Può trattarsi di un cambiamento di funzione, di scala, di materiale o di posizione. In questo nuovo contesto, l’oggetto assume un significato nuovo e inatteso. Questo processo è particolarmente comune nelle installazioni artistiche e di design, dove la rottura delle aspettative diventa un potente strumento per stimolare la creatività e l’immaginazione del designer stesso. L’esplorazione di “oggetti” fuori contesto ha spesso trovato espressione in installazioni che ribaltano il concetto tradizionale di spazio, funzione e significato. Questa manipolazione del contesto può creare un effetto di sorpresa, destabilizzazione o riflessione, spingendoci a ripensare non solo l’oggetto in sé, ma anche il suo significato e funzione.
Una sedia come scultura.
Normalmente associamo la sedia alla funzione di sedersi, ma quando una sedia viene esposta come una scultura in una galleria o installazione pubblica, smette di essere un oggetto funzionale e diventa un’opera d’arte che invita a riflettere su temi come l’ergonomia, il design o persino la fragilità dell’oggetto stesso. Designer come Marcel Duchamp, con il suo ready-made “Roue de Bicyclette”, hanno inaugurato questo modo di pensare l’arte e il design.
Il ruolo del Designer nel ribaltare il contesto
Per un designer, lavorare fuori contesto significa uscire dai confini convenzionali e confrontarsi con l’inaspettato. Il processo creativo non è più solo una questione di estetica o funzionalità, ma una sfida intellettuale. I designer, in questo contesto, diventano esploratori di nuovi significati: prendono oggetti che hanno un senso specifico in un contesto e li inseriscono in spazi in cui non appartengono, dando vita a nuove narrazioni visive e concettuali. Questo li costringe a pensare in modo non lineare, ad abbracciare l’ambiguità e a infrangere le aspettative. Il tema “Out of Context” mette il designer al centro di questo processo di rottura, richiedendo una forte consapevolezza non solo del prodotto, ma anche del suo impatto emotivo e sociale.
Perché funziona?
La ricontestualizzazione di oggetti è un potente strumento visivo e concettuale perché sfida la nostra visione automatizzata del mondo. Ci siamo abituati a vedere certi oggetti in determinati contesti e, quando questi vengono “spostati”, le nostre aspettative vengono sconvolte. Ciò ci spinge a riconsiderare l’oggetto, la sua funzione e il suo significato in un modo nuovo e inatteso.
Il design come veicolo di riflessione.
Portare un oggetto fuori contesto non è solo un gioco estetico, ma spesso diventa una critica sociale, politica o ambientale. Molti designer utilizzano questo strumento per sollevare domande sui consumi, sulle disuguaglianze sociali, sul rapporto tra uomo e natura, oppure sulla relazione tra tradizione e innovazione. In un mondo in cui la standardizzazione e l’iperfunzionalità sono spesso prioritarie, ribaltare le aspettative e forzare il nostro sguardo a fermarsi e riflettere è una delle funzioni più nobili del design contemporaneo.
Gli oggetti fuori contesto non solo alterano il nostro modo di percepirli, ma aprono nuove possibilità creative, facendoci riflettere su come il design possa rompere le regole e rivelare nuovi significati dietro le cose più semplici. La Venice Design Week, con il suo approccio innovativo e il suo scenario storico unico, diventa così un palcoscenico ideale per esplorare queste tematiche e sfidare continuamente la nostra percezione del mondo.
La collaborazione di FDMS nella progettazione del poster della Venice Design Week.
Come studio di design, FDMS ha avuto l’onore di collaborare alla progettazione del manifesto ufficiale per questa edizione, ispirato al tema “Out of Context”. Il manifesto visivamente riflette l’idea del ribaltamento delle aspettative, giocando con elementi grafici fuori contesto, proporzioni e colori inaspettati. L’elemento più di impatto è la “V” di Venezia, che combina uno stile tipografico capace di intrecciare modernità e classicità.
Per quanto riguarda i colori, abbiamo scelto due tonalità vivaci e complementari: il viola e il giallo. Il viola, simbolo di esclusività, regalità e mistero, richiama perfettamente il concetto di “fuori contesto”, proprio come un designer inserito in un ambiente insolito che genera sorpresa e curiosità.
Vuoi scoprire di più sulla nostra collaborazione con la Venice Design Week? Scopri il progetto completo qui.
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